CEFALEA E EMICRANIA: QUALE DIFFERENZA?

Il mal di testa ha molte e variegate forme di dolore che vanno da forme lievi a forme molto severe e in grado di produrre uno stato di malattia che può protarsi anche per giorni.

Esistono due forme principali di mal di testa: 

1) una forma, detta emicrania, che colpisce in modo brusco, violento e grave con dolore tipo “colpo di pugnale”, di solito localizzata in una zona della metà desta o sinistra del cranio ( da qui il termine “emicrania” cioè che colpisce metà del cranio). Molto spesso, prima dell’inizio del forte dolore, si possono verificare dei fenomeni di alterazione della vista, come luci pulsanti che attraversano il campo visivo, o visioni di “palizzate” colorate, o addirittura la scomparsa parziale della visione. In genere sono esperienze che terrorizzano i pazienti colpiti da emicrania, che ricorrono impauriti all’oculista. In genere il dolore all’inizio è come una fitta dolorosa, un colpo di pugale, e sempre dalla stessa parte del capo, diventa sempre più forte e si spande a “fascia”a tutta la testa. Si arriva non di rado a fenomeni di vomito( vomito neurologico, per edema cerebrale) e si ha sempre una caratteristica intolleranza alla luce e ai rumori, per cui i pazienti spesso si appartano nel buio e nel silenzio. Esiste una forma molto grave, detta “cefalea a grappolo” in cui gli attacchi sono dai 5 ai 10 o più al giorno!

2) una forma, detta cefalea, che inizia in modo più lento e graduale, in genere al mattino o alla sera, localizzata sulla fronte ( e spesso scambiata per “sinusite”) oppure dietro la nuca (spesso scambiata per “artrosi cervicale”) oppure sul vertice della testa. Più frequente nelle donne e spesso in concomitanza del ciclo mestruale, anche questa forma assume non di rado il carattere di gravità fino al vomito.

Ambedue le forme sono malattie diffusissime, tanto che nel mondo colpiscono in modo grave almeno tre persone su cento, ma molte di più in modo più leggero. Si tratta di una malattia genetica e ereditaria, presente in tutte le età della vita, anche nei bambini, oltre che negli adulti e negli anziani. L’età di insorgenza più tipica è in genere all’adolescenza, specie le ragazzine dopo la prima mestruazione o menarca Va detto, per di più che le donne sono colpite il doppio rispetto ai maschi.

In genere ci si limita a sopportare la condizione di mal di testa, ricorrendo a volte a trattamenti analgesici contro il dolore, che in genere hanno scarsi risultati, specialmente quando ormai si è instaurato un dolore forte: il dolore iniziale e più leggero risponde meglio alle medicine.

Non di rado, nelle forme gravi, insistenti e a tipo “attacco” di emicrania, i pazienti disperati per il dolore forte e invalidante sono portati a un uso smodato e fuori controllo di analgesici, tanto che si parla di abuso come fosse una droga. Spesso si ha l’effetto contrario: l’abuso cronico di analgesici provoca il mal di testa!

Oggi questa malattia è ben conosciuta ed esistono delle cure di sicura efficacia. Una terapia adeguata e ben condotta in genere blocca completamente qualsiasi forma di mal di testa ( a crisi o cronico continuo) in un periodo di 2- 4 settimane al massimo, il tempo giusto per la comparsa dell’effetto curativo che , in genere, dura per sempre: prima mantenendo la cura e in seguito diminuendone le dosi e , infine, cessandola completamente! Si ha un effetto di guarigione stabile e definitiva in oltre 85 pazienti su 100! Tali farmaci, in uso da oltre 50 anni, sono purtroppo poco conosciuti, ma permetto non solo un effetto contro il dolore, ma soprattutto una prevenzione delle crisi, con completa scomparsa della cefalea, che dopo un periodo più o meno lungo di cure, non ricompare mai più a rovinare la vita delle persone.